

Il Chianti è un vino toscano conosciuto in tutto il mondo, ma dietro al Chianti c’è più che un mondo… Dal 1967, momento in cui venne introdotta la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), il nome “Chianti” è sinonimo di svariate tipologie di vitigni distribuiti in buona parte del territorio toscano, anche al di fuori della zona originaria.
LA LEGGENDA DEL GALLO NERO – I Chianti dunque sono moltissimi, ma solo uno di questi ha un simbolo davvero caratteristico, che lo identifica: stiamo parlando ovviamente del Chianti Classico. E’ Il marchio che da sempre contraddistingue le bottiglie di Chianti Classico è il Gallo Nero, storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, tra l’altro riprodotto sul soffitto del Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio, da Giorgio Vasari. Sulla nascita di questo simbolo si mischiano storia e leggenda derivanti dal Medioevo, in particolare una vicenda “leggendaria” che contribuì a definire i confini dell’intero territorio toscano in cui fu risolutivo il comportamento di un gallo nero.
Durante il Medioevo le Repubbliche di Firenze e Siena combattevano aspramente per prevalere l’una sull’altra, e il territorio del Chianti era l’oggetto più ambito della contesa, in quanto si trova nel mezzo alle due città. Per stabilire un confine in maniera definitiva, venne scelto un sistema “bizzarro”. Si decise di far partire dai rispettivi capoluoghi due cavalieri e di fissare il confine nel punto in cui si sarebbero incontrati: la partenza sarebbe avvenuta all’alba e sarebbe stata sancita dal canto del gallo. I senesi optarono per un gallo bianco, mentre i fiorentini ne scelsero uno nero, che tennero segregato senza cibo né acqua per molti giorni. Il giorno della “sfida, non appena venne liberato, il gallo nero esasperato iniziò a cantare in piena notte, molto prima dell’alba e del gallo bianco senese. Ciò permise al cavaliere di Firenze di partire con netto vantaggio rispetto a quello senese, e quest’ultimo, dato il suo enorme ritardo, percorse appena dodici chilometri: i due si incontrarono a Fonterutoli, terra ancora oggi di vino di grandissima qualità. Fu così che quasi tutto il Chianti passò sotto il controllo della Repubblica Fiorentina.
A DIFESA DEL CHIANTI CLASSICO – Leggende campanilistiche a parte, il Gallo Nero nacque come simbolo della Lega del Chianti e di conseguenza del suo prodotto più pregiato. Oggi esistono tanti tipi di Chianti e si sono espansi anche rispetto alla zona d’origine (Colli Senesi, Colli Fiorentini, Colli Aretini, Colline Pisane, Montalbano…) ma il simbolo del gallo protegge la sua versione più edulcorata, il Chianti Classico, che mantiene la sua autonomia rispetto al Chianti originario generico ed è protetto da un disciplinare specifico e molto severo. Esso stabilisce, tra gli aspetti principali, i seguenti:
– Deve essere prodotto in una determinata area geografica indicata appunto come Zona del Chianti Classico.
– Deve contenere almeno l’80% di uve sangiovese
– La produzione massima di uva consentita ad ettaro è di 7,5 tonnellate per ettaro e la resa media per ceppo non può essere superiore a due chilogrammi
– Le operazioni di vinificazione, conservazione, invecchiamento devono essere effettuate all’interno della zona di produzione.
– Può essere commercializzato soltanto a partire dal 1 ottobre dell’anno successivo alla vendemmia. Il vino “Chianti Classico” destinato a “Riserva” può essere immesso al consumo solo dopo essere stato sottoposto ad almeno 24 mesi di invecchiamento di cui affinamento in bottiglia per almeno 3
mesi.
CHIANTI E BOTTIGLIE PERSONALIZZATE – Per un regalo creativo, per un matrimonio o per una ricorrenza speciale, oggi il Chianti, e in particolare il Chianti Classico, può essere presentato anche all’interno di bottiglie personalizzate: bottiglie personalizzate di vino che uniscono la qualità del prodotto ad un’idea unica nel suo genere.
Le nostra proposte di Chianti Personalizzato:
– CHIANTI CLASSICO LA SALA
– CHIANTI COLLI SENESI CASA ALLE VACCHE